Portale e cortile

L’accesso principale al complesso monastico si raggiunge per mezzo di un sentiero scandito da alti cipressi. L’ingresso è assicurato da un’apertura lungo il lato orientale della muratura di recinzione, appare sormontato da un arco ogivale in conci di carparo ed è posto in asse con il portale principale della chiesa.

Portale e cortile

L’accesso principale al complesso monastico si raggiunge per mezzo di un sentiero scandito da alti cipressi. L’ingresso è assicurato da un’apertura lungo il lato orientale della muratura di recinzione, appare sormontato da un arco ogivale in conci di carparo ed è posto in asse con il portale principale della chiesa.

Facciata principale

La facciata è rivolta a oriente, presenta un ingresso inscritto in un arco a sesto acuto, leggermente strombato e decorato con larghe cornici; essa, inoltre, appare riquadrata da una cornice arrotondata che segue il profilo e si ferma in prossimità del piano, definendo una sorta di zoccolatura: un’analoga soluzione architettonica si ritrova anche nella facciata della chiesa di San Domenico e su quella della chiesa del complesso architettonico di San Francesco, entrambe databili al XIV secolo e posizionate lungo via Duomo nella Città Vecchia di Taranto.
L’accesso alla chiesa di Santa Maria della Giustizia è sormontato superiormente da un architrave in pietra, decorato con tre file di rosette a punta di diamante. Su questo elemento è sistemata una lunetta, segnata nel profilo con la stessa decorazione a rosette, verosimilmente in origine affrescata.
Il portale è impreziosito da un protiro a cuspide impostato su colonne ottagonali, poggianti, a loro volta su mensole; anche i profili di questo elemento architettonico rivelano il medesimo tema decorativo a rosette a punta di diamante. 

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Un elegante portale con arco ogivale decorato da rosette a punta di diamante

L’ingresso laterale

Questo si apre lungo il muro meridionale e nella decorazione, riprende concettualmente, le caratteristiche dell’ingresso principale, ma con una resa meno eclatante. Si tratta di un’apertura inscritta in un arco a sesto acuto, con trabeazione e lunetta, racchiusa in un protiro che poggia direttamente su mensole. L’architrave è decorato con tre differenti elementi geometrici, mentre la decorazione a rosette a piramide è ripresa lungo la cornice superiore del protiro e alla terminazione delle sue mensole. L’accesso è sormontato da un oculo profondamente strombato. 

L’ingresso laterale

Questo si apre lungo il muro meridionale e nella decorazione, riprende concettualmente, le caratteristiche dell’ingresso principale, ma con una resa meno eclatante. Si tratta di un’apertura inscritta in un arco a sesto acuto, con trabeazione e lunetta, racchiusa in un protiro che poggia direttamente su mensole. L’architrave è decorato con tre differenti elementi geometrici, mentre la decorazione a rosette a piramide è ripresa lungo la cornice superiore del protiro e alla terminazione delle sue mensole. L’accesso è sormontato da un oculo profondamente strombato. 

Il cortile nord

È il più piccolo dei due cortili del sistema abbaziale.
Il suo lato occidentale è definito dal corpo di fabbrica del convento, pertinente alla porzione più antica del fabbricato, probabilmente il primo nucleo dell’hospitium. Su questa facciata si individuano diverse fasi costruttive: l’aggiunta del piano superiore; il setto divisorio dei cortili; i resti di una torre campanaria trasformata; in basso, al livello del calpestio, si scorge la presenza di un’apertura ad arco a tutto sesto, parzialmente obliterata, e una porta d’ingresso.
La presenza di una caditoia, posta in alto a destra e analoga a quella presente sulla facciata della chiesa, è testimonianza dell’impiego di strutture di difesa piombante allo scopo di respingere i frequenti attacchi di pirati turchi che funestarono il monastero.

Il cortile nord

È il più piccolo dei due cortili del sistema abbaziale.
Il suo lato occidentale è definito dal corpo di fabbrica del convento, pertinente alla porzione più antica del fabbricato, probabilmente il primo nucleo dell’hospitium. Su questa facciata si individuano diverse fasi costruttive: l’aggiunta del piano superiore; il setto divisorio dei cortili; i resti di una torre campanaria trasformata; in basso, al livello del calpestio, si scorge la presenza di un’apertura ad arco a tutto sesto, parzialmente obliterata, e una porta d’ingresso.
La presenza di una caditoia, posta in alto a destra e analoga a quella presente sulla facciata della chiesa, è testimonianza dell’impiego di strutture di difesa piombante allo scopo di respingere i frequenti attacchi di pirati turchi che funestarono il monastero.

Santa Maria della Giustizia e i suoi monaci




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